-
Pagamenti e servizi digitali: la nostra piattaforma KPAY, numeri e novità da non perdere
I numeri del 2021 dei Pagamenti Elettronici confermano la fiducia dei consumatori nei confronti dei servizi digitali e il Retail ha dato prova di essere intenzionato ad affrontare la transizione verso il cashless.
Le iniziative del governo e i lock-down dovuti alla pandemia hanno abbattuto anche le ultime barriere di insicurezza che frenavano alcuni consumatori nell’uso dei sistemi di pagamento digitali e adesso che si è presa dimestichezza e confidenza con il mondo tecnologico, soprattutto mobile, non si torna indietro.Guardando i numeri del primo semestre del 2021 è facile trovare conferma di questo: con un +23,1% sulle transazioni digitali rispetto allo stesso semestre 2020.
Il Cashback ha influito certamente, nonostante la battuta d’arresto dei consumi, ma, come gli stessi esperti dell’Osservatorio Innovative Payments del Politecnico di Milano hanno fatto notare, la leva del Cashback ha permesso di acquisire nuove abitudini che nella stragrande maggioranza dei casi resteranno consolidate.
I Retailer che hanno iniziato a dotarsi di piattaforme centralizzate per gestire non solo i pagamenti elettronici ma anche i multiservizi (pagamenti bollettini, gift card, buoni pasto elettronici e altri servizi digitali) sono stati gli avanguardisti della transizione al digitale. I business manager e IT del Retail hanno infatti da tempo intuito che i servizi a valore correlati alla spesa e anche agli altri ambiti della vita del cittadino (ad esempio bollette, ricariche e attivazione gift) possono essere veicolati con la stessa infrastruttura e criteri di sicurezza messi in atto per la gestione delle transazioni di pagamento.
E noi che operiamo per il Retail abbiamo investito tanto nella nostra piattaforma centralizzata per la monetica e il multiservizio. KPay infatti non smette di crescere sia dal punto di vista delle implementazioni per l’integrazione di nuovi servizi che per i volumi del transato.
Con i volumi del transato di KPay troviamo conferma dell’andamento crescente riscontrato su base nazionale e riportato dall’Osservatorio, con un’evidenza particolare nel numero di singole transazioni anche di importi minimi, dovuto sicuramente alla leva del Cashback. Durante i primi 6 mesi del 2021 tramite la piattaforma KPay sono state effettuate circa 95 milioni di transazioni tra pagamenti con carte di credito/debito e altri servizi digitali. Questo stesso dato, se confrontato con il primo semestre del 2020, quando con KPay abbiamo contato circa 68 milioni di transazioni, conferma l’evidente balzo in avanti e la crescente penetrazione del sistema tecnologico.
Per quanto riguarda le novità relative alle implementazioni, negli ultimi mesi KPay ha inserito nel suo portfolio di certificazioni due nuovi strumenti:
- YesTicket – provider di buoni pasto, buoni regalo e buoni sociali elettronici,
- PostePay Digital – un servizio di pagamento mobile di Poste che, con una carta di pagamento virtualizzata in un’app mobile, abilita transazioni in modalità contactless.
Questi due servizi, così come gli altri già integrati da Kpay, vanno nella direzione di apertura del POS verso un ecosistema di business fatto per la collaborazione tra Retailer, provider di servizi a valore e system integrator tecnologici. Avere una piattaforma come KPay permette al Retail di sviluppare sinergie che vanno ad ampliare i propri orizzonti di business e soprattutto gli permettono di sorprendere i propri clienti grazie alla semplificazione dei processi e alla rapidità dell’erogazione che è anche contestuale allo shopping.
La trasformazione digitale del punto vendita passa per i sistemi di pagamento digitali. Non limitare il tuo network di POS, fallo crescere insieme a KPay!
-
Gruppo Gabrielli: territorio, persone e innovazione tecnologica.
Le persone e la soddisfazione dei loro bisogni quotidiani sono il fulcro della strategia di business del Gruppo Gabrielli, che offre al consumatore esperienze di acquisto personalizzate con percorsi e soluzioni differenziati.
Il Gruppo Gabrielli è una dinamica realtà della grande distribuzione italiana presente in 5 regioni del centro Italia con 3 diversi format distributivi (Oasi, Tigre e Tigre Amico) ed oltre 239 punti vendita.
L’attenzione costante per i bisogni del consumatore, una sana passione ed un attento sguardo all’evoluzione del proprio business, ha spinto Magazzini Gabrielli ad intraprendere un processo di innovazione digitale volto a valorizzare il legame con il territorio e le sue persone, puntando ad offrire un servizio più vicino alle esigenze dei propri clienti, senza tralasciare i processi di back-office e semplificando l’operatività del personale di negozio.
Konvergence, insieme a Toshiba Global Commerce Solution Italia, ha affiancato Gabrielli in questo percorso d’innovazione, collaborando all’implementazione di diversi progetti innovativi:- Diversi moduli della piattaforma Koncentro sono stati implementati per la gestione di una loyalty centralizzata e omnicanale, completa di Analytics. L’integrazione con Adobe Campaign ha permesso di potenziare l’efficacia delle campagne di marketing e di arricchire gli insight su clienti, negozi e prodotti.
- La mobile app KWallet, con un portfolio di servizi digitali sempre disponibili sullo smartphone dei clienti come carta dematerializzata, liste della spesa, pagamenti e gift card, catalogo premi, mobile self scanning, diventa non solo uno strumento di informazione, coinvolgimento e semplificazione del processo di acquisto, ma un canale di erogazione di servizi a valore aggiunto. Un wallet digitale che offre ai clienti fidelizzati di abbinare ai propri metodi di pagamento opportunità di cashback, scontistica e trasformazione dei punti in valore, dandogli pieno controllo sul proprio borsellino elettronico.
- Il sistema di vendita in cassa Visual Store è integrato alla piattaforma KPay per pagamenti elettronici, multiservizi e pagamenti smart (Satispay e BancomatPay).
Durante il lockdown è stata accelerata l’attivazione di diverse modalità di e-commerce che consentono al consumatore di effettuare gli acquisti anche senza recarsi nel punto vendita. Il progetto Oasi Drive offre tre differenti modi per concludere i propri acquisti:- Grazie alla modalità Drive il cliente potrà ritirare la spesa ordinata online e ritirarla direttamente con l’auto presso i punti vendita abilitati.
- Tramite il Click&Collect che consente al consumatore di ritirare la spesa fatta online direttamente presso il punto vendita di fiducia.
- Con il servizio di consegna a domicilio attivabile nella modalità spesa online o recandosi presso il punto vendita effettuare gli acquisti e richiedere al personale di negozio la consegna presso l’indirizzo indicato dal cliente.
“Affidarsi ad un team tecnologico come quello Konvergence – TGCS, che copre a 360 gradi la fornitura di hardware, software e servizi IT per il Retail, ci consente di avere una visione ampia dei processi di business in atto e poter progettare in modo dinamico e tempestivo le implementazioni ed evoluzioni future.”
Afferma Livio De Prisco, Direttore dei Sistemi Informativi presso Magazzini Gabrielli Spa.
I sistemi IT sono ormai strumento essenziale non solo per le procedure di vendita, ma anche utilissimi al Marketing per tutte le fasi di conoscenza, cura e acquisizione di nuovi clienti. La sinergia tra le funzioni IT e Marketing fa crescere il business Retail; questa sinergia è un vero punto di forza che Konvergence ha trovato nel Gruppo Gabrielli. -
Integrazione Kpay con i web services di erogazione del servizio celiachia
L’Azienda Regionale per l’innovazione e gli Acquisti della Regione Lombardia, ci ha recentemente notificato l’esito positivo dell’integrazione di Kpay, la soluzione di monetica e multiservizio di Konvergence, con i web services di erogazione del servizio celiachia. Con questa certificazione è stato abilitato un nuovo metodo di pagamento disponibile sulla nostra piattaforma.
I celiaci in Italia sono 214.239 questo dato emerge dall’annuale Relazione al Parlamento sulla Celiachia (anno 2018) presentata a gennaio 2020. Inoltre, è in costante incremento in tutte le regioni il trend delle nuove diagnosi, con una media di 8 mila nuove diagnosi all’anno analizzando l’andamento del triennio 2016-2018.
Il SSN (Sistema Sanitario Nazionale) prevede diverse forme di tutela per le persone celiache, tra cui l’erogazione gratuita di buoni spendibili nelle farmacie, nei negozi specializzati e nei punti vendita della GDO. Il rilascio di questi buoni è di competenza delle singole regioni che si stanno impegnando nel processo di dematerializzazione. Attualmente il modello a voucher realizzato dalla Regione Lombardia è replicabile in modalità riuso ASP (Application Service Provider) e diverse regioni - Liguria, Friuli Venezia Giulia, Veneto, Toscana, Lazio, Campania - hanno già aderito al network.
La Regione Lombardia, in una logica di digitalizzazione dei processi di erogazione dei buoni celiachia, ha distribuito ai cittadini affetti da questa patologia, un codice personale associato alla Tessera Sanitaria, che permette l’attestazione dell’erogazione. Per rendere effettivo questo flusso ha attivato l’esposizione di API per automatizzare e dematerializzare il processo di gestione ed autorizzazione dei buoni.
L’utente in cassa introduce la Tessera sanitaria nel POS e digita il PIN (codice celiachia). Il terminale effettua una chiamata API per comunicare con i sistemi di Back End Celiachia e verificare ed autorizzare l’impiego dei buoni come metodo di pagamento per l’acquisto dei prodotti senza glutine inseriti nel Registro Nazionale degli Alimenti.
Da dati rilasciati della Regione Lombardia si attesta un maggiore potere di acquisto (dal 3,5% fino al 26,6%) da parte del cittadino per l’effetto benefico derivante dall’apertura del mercato, registrando una significativa diminuzione dei costi dei prodotti per Celiaci.
Nelle regioni in cui non è ancora attivo il sistema digitalizzato i celiaci spesso possono usufruire solo di un buono mensile, spendibile interamente in un unico canale di vendita, la farmacia.
Il buono digitale invece è frazionabile nei quantitativi utili al celiaco, fino al raggiungimento dell’importo massimo previsto mensilmente, in più canali di vendita, accedendo ad una più ampia scelta e a prezzi più competitivi. L’importo residuo è aggiornato automaticamente subito dopo l’utilizzo, e sullo scontrino viene stampato il credito rimanente.
A tendere, quando il sistema di dematerializzazione dei buoni sarà a regime in tutta Italia, i cittadini celiaci potranno acquistare gli alimenti senza glutine anche al di fuori della propria Regione di residenza garantendo così la circolarità dell’assistenza in tutte le regioni e province italiane, semplificando, modernizzando e razionalizzazione il sistema di erogazione degli alimenti senza glutine.
Konvergence, come partner tecnologico di diverse aziende della GDO, ottenendo questa certificazione ha contribuito a migliorare i processi di instradamento dei flussi economici e a semplificare le procedure di autorizzazione dei buoni celiachia.Contattaci per saperne di più!
-
Pagamenti digitali: nel 2020 aumentata la penetrazione, complice la necessità di garantire il distanziamento
Lo scorso 11 Marzo si è tenuto in diretta streaming l’evento di presentazione dei risultati dell’Osservatorio Innovative Payments, un momento importante di condivisione e confronto tra i vari attori che ogni giorno operano nell’ambito dei pagamenti. Tra gli sponsor dell’Osservatorio anche Konvergence.
L’analisi condotta dall’Osservatorio ha tenuto conto della complessità del momento, e ha rilevato gli evidenti impatti della pandemia anche sul mondo dei pagamenti.I numeri dei pagamenti elettronici in Italia nel 2020
Nel 2020 anche a fronte di un calo dei consumi il transato per i soli pagamenti elettronici si attesta a 268 miliardi, con una lieve e contenuta flessione (-0,7%) rispetto al 2019, tale flessione nel primo semestre era del 6% poi recuperata nel secondo semestre.
I pagamenti più innovativi hanno avuto dei tassi di crescita rilevanti: i pagamenti contactless hanno registrato un +29% con transato che si attesta a 81,5 miliardi di euro; il mobile payment e il wearable payment registrando un aumento del 55% raggiungendo 4,7 miliardi di euro di transato. L’e-commerce ha invece sofferto di più per via della grave crisi che ha investito i comparti del turismo e della mobilità. Degno di nota è il cambiamento avvenuto in termini culturali da parte del consumatore in quanto il 33% del transato della quota parte dell’e-commerce proviene dal mobile, raggiungendo il 15 miliardi di euro.Le dinamiche che hanno influenzato i risultati dell’analisi
I pagamenti digitali, nonostante la pandemia hanno fatto registrare un aumentato della penetrazione e poco alla volta stanno cannibalizzando gli strumenti tradizionali e meno innovativi, anche se il contante resta lo strumento ancora più utilizzato. Infatti, a livello europeo, l’Italia nel 2019, in termini di transazioni pro-capite effettuate con strumenti di pagamento digitale, si è posiziona al 24° posto su 27 con sole 77 transazioni pro-capite. Questo gap è ancora più forte se confrontato con i dati registrati dai paesi del Nord Europa dove i pagamenti digitali sono utilizzati in larga misura. L’introduzione del Piano Italia Cashless con misure ed incentivi, sia per i consumatori che per gli esercenti, è un primo segnale positivo nella riduzione dell’uso del contate. Infatti, le misure introdotte sono pensate per incoraggiare i pagamenti senza contanti e ridurre l’economia sommersa ed accelerare la digitalizzazione del paese.
Nel 2020 i pagamenti digitali sono diventati degli alleati per i consumatori, abilitando gli acquisti da remoto, e accrescendo l’uso di modalità di pagamento senza contatto, consentendo la conclusione degli acquisti garantendo il distanziamento.
Gli acquisti con carte contactless salgono del 29% in termine di valore transato, raggiungendo 81,5 miliardi di euro con una penetrazione nelle transazioni totali in store pari al +51,5%. Il contactless è divenuto ormai un’abitudine sia per la semplicità di utilizzo, sia per una questione di igiene e sicurezza in quanto sotto la soglia dei 25€ non è richiesta la digitazione del PIN. Di recente la PSD2 ha introdotto un ampliamento della soglia di spesa per cui non è richiesto il PIN, che passa da 25€ a 50€, ma alla data attuale è ancora in fase di rilascio in Italia. Se gli operatori agiranno rapidamente l’introduzione di questa nuova soglia faciliterà ulteriormente l’impiego di questi strumenti.
Anche il sistema di accettazione delle carte ha vissuto un periodo interessante di digitalizzazione ed innovazione, due le soluzioni più innovative: il mobile pos e lo smart pos. Il mobile pos con 2,2 miliardi di € di transato registra una crescita costante anche se il suo boom è stato registrato nel 2019. Lo smart pos è invece un fenomeno nuovo e in forte sviluppo, infatti, nel 2020 è stato caratterizzato da una crescita del 100% rispetto all’anno precedente con 33.000 terminali installati ed un transato di 2,2 miliardi di euro. Gli smart pos sono dei terminali evoluti basati su tecnologia Android, che consentono agli esercenti di semplificare la gestione dell’attività commerciale abilitando un ecosistema di servizi a valore aggiunto che consente di integrare all’interno del Pos anche i sistemi di cassa. Un esempio di questa soluzione è lo SmartPos di Nexi che ha integrato il Front-end KiaraCloud sviluppato da Konvergence. Per maggiori info leggi l’articolo.
Pagamenti Innovativi e trend in atto
Interessante anche sottolineare le continue spinte evolutive in ambito Innovative Payments, se da un lato la pandemia ha dato una spinta ai mobile payments e ai wearable payments utilizzati soprattutto per concludere gli acquisto in modalità senza contatto, dall’altro lato ha rallentato molto la parte più sperimentale degli innovative payments composta dagli smart object payments e dai device free payments.Nonostante il rallentamento in termini di sperimentazione sono stati avviati diversi progetti relativi al device free payments, che puntano a sviluppare soluzioni di pagamento basandosi sui tratti biometrici della persona. L’interesse su questa tematica è notevole in quanto questi sviluppi impattano anche sul mondo del checkout innovativo, ambito in cui nel 2020 sono stati avviati alcuni progetti in diversi segmenti di mercato, in primis nel grocery segmento in tal senso più attivo, seguito dal retail e dal segmento Ho.re.ca.
Quando si parla di checkout innovativi, le esperienze possono essere molteplici a seconda della configurazione dei due principali processi cioè la fase di scanning dei prodotti e la fase di pagamento. Si parte dall’esperienza più classica di self checkout in cui il consumatore dopo aver preso i prodotti dagli scaffali conclude gli acquisti recandosi presso le casse self, da una soluzione intermedia che consente al consumatore tramite una mobile app come Kwallet di eseguire in autonomia lo scanning dei prodotti e concludere il processo di pagamento in cassa tramite la lettura di un QRcode sul PIN PAD da inquadrare con la fotocamera dello smartphone, oppure arrivare alla soluzione più innovativa “just walk out“ in cui il consumatore entra nel negozio preleva i prodotti dagli scaffali e quando si allontana dal punto vendita in automatico conclude gli acquisti.
Per concludere, gli innovative payments nel 2020 hanno fatto registrare un transato 4,7 miliardi di euro e il mobile payment e il wearable payment in negozio ha raggiunto i 3,4 miliardi di euro registrando una crescita del +80%.Per noi di Konvergence, essere sponsor dell’Osservatorio Innovative Payments ci consente di accedere in maniera costruttiva al dibattito su queste importanti tematiche, garantendoci un costante aggiornamento in materia di Innovative payments e consentendoci così di realizzare soluzioni al passo con le evoluzioni richieste dal mercato.
-
Presentazione dei risultati della Ricerca dell’Osservatorio Innovative Payments 2020
L’11 Marzo in diretta streaming saranno presentati i risultati della ricerca 2020 dell’Osservatorio Innovative Payments. Konvergence da diversi anni collabora come sponsor a questo importante osservatorio.
Durante l’evento sarà illustrato il quadro delle principali innovazioni emerse durante il 2020 e i risultati della ricerca saranno discussi con i principali player del settore: Banche, Circuiti di pagamento, Service & Technology Provider, Retailer, Società di Consulenza.
I pagamenti digitali, durante tutto il 2020, sono stati per gli italiani un valido supporto per affrontare la pandemia, sia per concludere gli acquisti online sia per ridurre i contatti nei pagamenti in store. Inoltre, il mobile payment si è dimostrato il traino dei pagamenti innovativi in Italia, infatti, questo strumento è sempre più scelto dagli utenti per concludere gli acquisti nei punti vendita e il Piano Italia Cashless potrebbe far registrare un’ulteriore accelerata a questa crescita.
Durante il convegno sarà presentato il valore del mercato dei pagamenti digitali in Italia, evidenziando i trend in atto e gli effetti della pandemia sul valore e il numero delle transazioni con carte di pagamento.
Inoltre, dopo l’entrata in vigore della PSD2, i paradigmi dell’Open API e della Strong Customer Authentication prenderanno forma tangibilmente mutando ulteriormente il sistema dei pagamenti.
Inscriviti gratuitamente al convegno di presentazione dei risultati dell’Osservatorio Innovative Payment 2020. -
Gift Card digitali: l'alleanza strategica tra Amilon, Toshiba e Konvergence
Toshiba Global Commerce Solutions Italy, Amilon e Konvergence, annunciano una integrazione dei propri servizi per accelerare la digitalizzazione dei Retailer nella vendita di gift card e contenuti a valore. La collaborazione prevede un approccio congiunto al mercato italiano, con un portafoglio di servizi volti ad abilitare nuovi modelli di offerta e di business.
I nuovi servizi digitali potenziati dalle tre aziende aumenteranno la soddisfazione dei Retailer ma soprattutto dei clienti finali, che avranno la possibilità di acquistare contenuti digitali su tutti i touch point, dallo store all’e-commerce, passando anche dalla App del Retailer.
“L’emergenza che stiamo vivendo ha acuito l’importanza per il Paese di disporre soluzioni di business che migliorino la customer experience nella vendita di servizi. I clienti soprattutto in questo momento devono poter accedere all’acquisto di beni di consumo e di servizi con più facilità e soprattutto da qualsiasi canale. E questo sarà ancora più evidente nella definizione della nuova normalità nella vita delle persone e delle organizzazioni – dice Roberto Rocchi, Presidente di TGCS Italy.
Amilon, società del Gruppo Zucchetti, è azienda leader in Italia per la distribuzione di gift card e buoni digitali per programmi di incentivazione, erogazione di fringe benefit, regalistica e concorsi a premi. Con una presenza internazionale e un catalogo di gift card digitali in costante crescita, Amilon punta a proporre ad aziende e partner un’offerta sempre più completa e rinnovata.
Andrea Verri, CEO e Co-founder di Amilon, spiega infatti che: “La forza di Amilon è sempre stata nelle integrazioni. Siamo già integrati nelle principali piattaforme B2B di welfare, incentive e reward in Italia e all’estero e ora guardiamo verso una nuova espansione delle nostre integrazioni dal lato Merchant e Retail.” Conclude Verri: “La collaborazione con Toshiba e Konvergence si colloca proprio all’interno di un piano esteso di potenziamento dei servizi tramite l’integrazione con il retail fisico”
Amilon guarda con grande ambizione all’inizio della collaborazione, che sarà prima di tutto un’occasione per portare un’offerta innovativa all’interno dei punti vendita della GDO, ovvero la possibilità di acquistare prodotti digitali direttamente in cassa.
“Con questa integrazione potenziamo ulteriormente il nostro posizionamento nel Retail, portando l’offerta innovativa delle gift card digitali al posto delle tessere fisiche” illustra Fabio Regazzoni, CEO e Co-founder di Amilon. “La soluzione digitale garantisce diversi vantaggi, dalla scelta più ecologica, alla comodità di fruire del proprio acquisto online, che può essere conservato, condiviso con chi si desidera, e utilizzato per fare shopping direttamente dallo smartphone, pagando le proprie spese online o in store. Il buono digitale è fruibile da qualsiasi touchpoint e risponde alle esigenze sempre più tecnologiche del mondo contemporaneo, offrendo un metodo di pagamento totalmente contacless che si può inviare online a chiunque nel mondo.”
La piattaforma centralizzata di pagamento e multiservizio KPay di Konvergence è il facilitatore tecnologico che permetterà la diffusione su tutti i touchpoint del Retailer delle gift digitali.
“Come Solution Provider e Partner di TGCS, Konvergence contribuisce a quest’accordo con la tecnologia, la piattaforma di pagamento e multiservizio Kpay, che è stata espansa per supportare l’offerta Amilon di gift digitali a brand. Oltre ai modelli di vendita tradizionali, questo consentirà anche di sperimentare forme interessanti di co-marketing. Crediamo molto in questa collaborazione e a breve, ne siamo certi, avvieremo diversi progetti con i Retailer che tradizionalmente rispondono e ci seguono per primi nei percorsi di innovazione.” – spiega Paolo Viglianisi, Chief Operating Officer di Konvergence.
Si prevede inoltre l’implementazione di servizi a supporto della digitalizzazione dei processi di business su tutte le tecnologie e soluzioni HW e SW che TOSHIBA svilupperà in futuro.
“Continuare ad accompagnare le realtà italiane nel percorso di trasformazione digitale è un imperativo e mai come ora le nuove tecnologie si stanno rivelando degli alleati preziosi per ripensare le modalità di offerta.
Questa collaborazione amplia e rafforza la relazione strategica che le tre imprese hanno consolidato negli ultimi anni e inaugura nuove prospettive di sviluppo, basate sulla combinazione delle rispettive competenze. L’intesa si basa su un’analisi congiunta delle esigenze del mercato italiano allo scopo di individuare le priorità dei clienti e le soluzioni più adeguate da offrire in modo integrato. L’obiettivo della partnership è accompagnare nel percorso di trasformazione digitale tutti i Retailer italiani ed Europei.” - conclude Giovanna Bruno, Chief Digital Officer and Services di TCGS Italy. -
Con Kpay un altro servizio sul tuo POS: Bancomat Pay
I nostri clienti che hanno scelto KPay possono ora offrire un nuovo servizio di pagamento in cassa: Bancomat Pay.
Bancomat Pay è un servizio offerto sia direttamente da Bancomat tramite la sua App Bancomat Pay, ma anche in modalità integrata all’homebanking degli istituti di credito aderenti all’iniziativa.
Il cliente che vuole usare BancomatPay per pagare ha infatti due possibili alternative:
- se il proprio istituto di credito dispone di un’app che integra la funzionalità BancomatPay, allora userà la stessa app per pagare con BancomatPay;
- se invece l'istituto di credito non ha una sua app o il servizio BancomatPay non è stato integrato, il cliente deve scaricare l'app BancomatPay, selezionare da questa il proprio istituto di credito e procedere con la "smaterializzazione" del bancomat dentro l'app per poi poterla usare.
In entrambe le circostanze l’applicazione mobile permette di pagare in maniera contactless, che rappresenta la modalità di pagamento con un tasso di crescita tra il 20 e il 30% negli ultimi anni, come indicano i dati dell’ultimo workshop dell’osservatorio sugli Innovative Payments del Politecnico di Milano:
Cosa deve fare quindi il Retailer per attivare il servizio BancomatPay?
Il retailer deve sottoscrivere una convenzione con la Banca di appoggio per registrare le proprie casse e ottenere i rispettivi codici identificativi che poi vanno gestiti tramite un sistema di pagamento come KPay.
Non è necessario hardware aggiuntivo perché si utilizzano i pinpad già presenti nelle postazioni cassa. ll front-end di cassa ha un pulsante in più per il pagamento BancomatPay e sul sistema di pagamento, in questo caso KPay, abbiamo aggiunto un modulo che si interfaccia con l'end-point autorizzativo di BancomatPay.
Il processo di pagamento passa infatti tramite la generazione di un QRcode sul pinpad da inquadrare con la fotocamera del cellulare.
Ultima ma non per importanza, la sicurezza del pagamento: quello con BancomatPay è un pagamento sicuro, può esserlo anche più del tradizionale pagamento con carta bancomat fisica, soprattutto se lo smartphone prevede una o più modalità di autenticazione con fattori biometrici. In ogni caso, la comunicazione con il server autorizzativo è cifrata end-to-end con standard di cifratura elevati e garantiti dal Consorzio Bancomat.
È iniziata una nuova era per i pagamenti digitali ed è importante per il retail essere al passo con le innovazioni ed offrire ai propri clienti un ventaglio di servizi di pagamento che siano gestiti centralmente, in modalità sicura e certificata.
Scopri di più su Kpay e contattaci per avere una consulenza dedicata. -
Retail 5.0: trasformazione digitale ed innovazione dei modelli di business. Lo chiede il consumatore!
In molteplici settori, per rispondere alle nuove obbligate modalità di acquisto si è registrata un’accelerazione nella digitalizzazione dei processi soprattutto quelli legati all’approvvigionamento di beni essenziali, in primis, ma anche di abbigliamento e del food delivery. Molti consumatori, costretti per necessità, hanno radicalmente cambiato il modo di fare acquisti sperimentando modalità fino a qualche mese fa guardate con scetticismo.
Infatti, dall’indagine lampo condotta da Netcomm su 200 dei suoi associati si evince che più di 2 milioni di consumatori sono diventati e-shopper: il 75% di chi ha comprato online nello scorso mese di Aprile non lo aveva mai fatto prima.Il settore che più sta trainando la crescita dell’e-commerce è il grocery, infatti, “il trend delle vendite di prodotti di largo consumo online da lunedì 23 a domenica 29 marzo è stato del +162,1% in rialzo di +20 punti percentuali rispetto al trend della settimana precedente (fonte: Nielsen, Market*Track, Iper+Super+Liberi Servizi+Discount+Specialisti Drug. Vendite a valore per categoria nella settimana 13 del 2020 vs. la stessa settimana del 2019.)
Anche altri segmenti di mercato hanno registrato una crescita del traffico verso i siti web e-commerce, per esempio il segmento della moda, a livello globale, ha registrata un aumento del 5% (Fonte: Blog SEMrush - E-commerce e tendenze dei consumatori durante il Coronavirus).Con il DPCM del 10 aprile anche il segmento della ristorazione, per sopperire alla chiusura dei propri esercizi, ha attivato o incrementato i servizi di delivery via app o anche autonomamente, modalità preferita da molti ristoratori come dimostra un sondaggio condotto da Trade Lab: “In questo periodo di isolamento, il servizio (on-line/tramite app, NDR) ha subito un rallentamento, a fronte di una crescita del Food Delivery organizzato in autonomia dai ristoratori. Il trend è evidente a Milano e a Roma, dove il dato degli ordini su app passa dal 51-49% al 32-29%, e fra gli Young Millennials (26-35 anni), dove dal 50% si precipita al 28%.”
Ognuno di questi settori nel breve periodo e con le dovute cautele richieste per la Fase 2 dovrà affrontare nuove trasformazioni che impatteranno soprattutto il punto di contatto per eccellenza, lo store/ristorante.
Reagire ora è ancora più urgente e l’impiego della tecnologia potrebbe creare nuove ed impensate opportunità di business.La sfida sarà quella di intraprendere una trasformazione digitale che ridisegni i propri modelli di business, e diventi parte integrante della cultura dell’organizzazione a tutti i livelli, puntando a realizzare per il consumatore un’esperienza d’acquisto unificata su tutti i punti di contatto.
La scelta di investire nell’innovazione tecnologica sarà ancora più strategica, strutturale e rivoluzionaria di quel che possiamo immaginare, decretando forse l’ingresso nella nuova era del Retail, la 5.0., quella dell’individualization (fonte: PwC – Retail 5.0: Check-out the Future) in cui il consumatore è al centro di tutte le attività.
Lo richiede il consumatore stesso che vuole poter scegliere come effettuare gli acquisti ed adottare così la soluzione tecnologica, esperienziale e di spesa più vicina alle sue esigenze, sempre nel rispetto della sicurezza.
I retailer dovrebbero studiare a fondo i customers journeys e rimuovere i punti di attrito fuori e dentro il punto vendita consentendo così una più agile automatizzazione dei processi con l’obiettivo di creare valore aggiunto all'esperienza del cliente.
Da un recente studio pubblicato lo scorso aprile da McKinsey & Company “Reimagining stores for retail’s next normal”, - lo scenario di riferimento è il mercato USA dell’abbigliamento ma con le dovute accortezze è adattabile anche al contesto europeo - emerge che il 76% degli intervistati nel breve periodo, in vista della ripartenza, punterà al miglioramento delle integrazioni omnicanale nel punto vendita.
In sintesi uno dei suggerimenti proposto da McKinsey & Company è quello di accelerare radicalmente l’integrazione omnicanale in negozio e consentire un più rapido ritorno ad una nuova normalità.
Dal nostro punto di vista (si veda anche il nostro precedente articolo) queste potrebbero essere alcune delle possibili implementazioni da adottare:
- Ridefinire il ruolo del punto vendita rendendolo il luogo in cui offrire esperienze uniche ai clienti.
- Incrementare l’uso di strumenti che possano garantire il distanziamento sociale come il click & collect o il BOPIS (buy online and pick-up in store) o il self scanning, disponibile anche dall’app.
- Creare per il consumatore esperienze uniche ed unificate su tutti i punti di contatto (in store, online, app, kiosk, self-checkout, self scanning) lasciando loro la possibilità di scegliere quale canale utilizzare per completare il personale percorso di acquisto.
- Attivare i pagamenti via mobile o adoperare tecnologia che facilitino l’utilizzo di soluzioni di pagamento contactless.
- Semplificare la comunicazione instore attraverso l’introduzione del digital signage per consentire al retailer di creare una narrazione chiara e trasparente verso i consumatori.
- Infine, per il segmento della ristorazione grazie alla tecnologia del digital signage è possibile adottare il Digital Menu Board che con l’ausilio di un’app renderà rapida e digitale la consultazione del menu e l’invio dell’ordine in cucina.
Konvergence supporta i retailer nelle scelte tecnologiche proponendo soluzioni che ottimizzano i processi di business, semplificano l’operatività e realizzano una vera omincanalità su tutti i punti di contatto con cui il consumatore interagisce.
Momenti di incertezza e vulnerabilità sono stati presenti anche in passato e come suggerisce Gartner in un recente documento “Mitigate COVID-19’s Impacts in Vertical Industries With These Vendor Action Items” bisogna agire con un approccio poliedrico, senza farsi prendere dal panico, incentrando la propria attenzione sulle esigenze del cliente, comprendendo a fondo le vulnerabilità ed intervenendo per mitigarle. Lo sguardo verso il futuro deve essere ottimistico perché in fondo questi grandi momenti di incertezza hanno la capacità di spingerci verso nuove ed impensabili opportunità.
Contattaci per saperne di più!
Iscriviti alla newsletter per ricevere i nostri aggiornamenti!
-
KPay consegue la certificazione di sicurezza PA-DSS 3.2
La sicurezza delle transazioni di pagamento elettronico è al primo posto nei nostri obiettivi di sviluppo. Se la rapidità, la flessibilità e la scalabilità della nostra piattaforma di pagamenti sono caratteristiche rilevanti, la sicurezza è il principio fondamentale con il quale ci rapportiamo costantemente. KPay ha completato quest’anno il processo di certificazione PA-DSS 3.2.
Cosa vuol dire questo in termini di sicurezza?
PA sta per Payment Application, DSS Data Security Standard: avere questo tipo di certificazione significa aver dimostrato di rispettare gli standard internazionali definiti come requisiti dalle istituzioni di sicurezza in materia di pagamenti, nel caso specifico il PCI (Payment Card Industry) Standard Security Council.
La certificazione PA-DSS 3.2 copre diversi aspetti, da quelli relativi alla metodologia di sviluppo software, alla gestione e distribuzione delle nuove versioni e aggiornamenti software, alla verifica puntuale dei requisiti tecnici di sicurezza dell’applicazione.
Utilizzare un’applicazione validata PA-DSS 3.2 costituisce una notevole agevolazione per la certificazione PCI-DSS dell’esercente, il quale non dovrà ripetere i controlli sull’applicazione di pagamento.
Per quello che riguarda la funzionalità la validazione è stata fatta sul Payment Gateway e sui processori coinvolti nelle transazioni.Nello specifico le verifiche effettuate hanno dimostrato che la piattaforma KPay:
- È corredata da tutta la documentazione e risorse necessarie per poter realizzare un accurato assessment della PA-DSS.
- Non conserva dati tracciati (relativi a strisciate magnetiche o chip), CID, CAV2, CVC2, CVV2 o PIN a seguito dell’autorizzazione alla transazione su nessun file o funzionalità dell’applicazione.
- Fornisce agli utenti della Payment Application copia aggiornata dell’Implementation Guide della PA-DSS per l’applicazione di pagamento validata.
- È conforme e rimarrà conforme al documento Vulnerability Handling Procedures redatto all’interno del Vendor Release Agreement del 4 ottobre 2019.
Il processo di certificazione di un’azienda come la nostra, che in questo caso viene identificata come Payment Application Vendor, è seguita e validata da un’azienda terza, una Payment Application Quality Security Assessor, che si occupa di verificare la veridicità delle dichiarazioni attraverso un’inchiesta dettagliata e una serie di prove o test.
La nostra Payment Application Qualified Security Assessor è Advantio, azienda specializzata in attività di consulenza, formazione e testing su sistemi di cyber-security con sedi in tutta Europa.
“Advantio annuncia, con soddisfazione, il completamento con successo e nei tempi stabiliti della validazione dell'applicazione di pagamento KPay secondo lo standard PA-DSS 3.2. Inoltre, Advantio ha espletato i training PA-DSS e PCI DSS per il personale di Konvergence, dando prova di una continua formazione interna.
Advantio è orgogliosa che Konvergence abbia scelto la nostra organizzazione come Trusted Security Partner.”Per avere un’idea concreta sulla solidità della piattaforma Kpay, nell’ultimo anno sono stati gestiti oltre 5 miliardi di euro per i soli pagamenti elettronici (carte e bancomat), oltre un miliardo per Buoni Pasto (cartacei ed elettronici) e quasi 7 milioni di operazioni di Multiservizio.
Con il rinnovo di questa certificazione formalizziamo il nostro impegno nello sviluppo ed evoluzione della piattaforma KPay, che garantisce ai retailer transazioni sicure in tutte le fasi di gestione, autorizzazione e tracciabilità dei pagamenti.
Mantenendo solido il livello di sicurezza alla base della gestione dei pagamenti, riusciamo con maggiore serenità a implementare nuove modalità di fruizione dei servizi di pagamento digitale che stanno diventando ubiqui e integrati ai nuovi canali di contatto. Mobile payment, digital wallet e servizi dematerializzati sono le nuove frontiere di sviluppo che mettiamo a disposizione dei nostri clienti, senza prescindere da una solida base di sicurezza.
Scopri di più su KPay
Contattaci per saperne di più. -
Innovazioni di processo che aprono il mondo del Retail a nuove opportunità di business
I pagamenti elettronici fanno parte integrante dell’esperienza d’acquisto del cliente e stanno cambiando rapidamente all’aumentare della fiducia dei consumatori verso le tecnologie e alle importanti evoluzioni di queste ultime.
L’apertura delle banche verso attori terzi, imposta dalla recente entrata in vigore della PSD2, prospetta scenari d’innovazione consistenti per il mercato e le opportunità di business si possono cogliere in maniera diversificata.
Come il report 2018 sull’Innovative Payment dell’Osservatorio sul Mobile Payment ha ben descritto, alla base della trasformazione ci sono proprio le piattaforme abilitanti e in particolare il fenomeno delle Open API che, come alcuni gruppi bancari hanno già adottato, aprono scenari per un approccio collaborativo verso i nuovi player del settore e rendono possibili transazioni in modalità Instant Payment, come il Mobile peer-to-peer.Di seguito una schematizzazione sintetica dello scenario di riferimento:
La trasformazione passa nettamente dal Mobile che “ha abbattuto le ultime barriere del settore dei pagamenti rendendo possibili anche i pagamenti digitali in negozio… sia Remote sia Proximity”
Se ne parla da anni, si fanno ipotesi e scenari diversi, ma oggi cominciano a vedersi davvero in azione queste tecnologie. Un esempio recente è quello di Pam local che ha implementato sul punto cassa nuovi metodi di pagamento elettronici, come Apple Pay e Satispay. (leggi di più)L’interfacciamento verso i nuovi provider di pagamento cardless(o smartphone-based) di ultima generazione come Satispay è possibile sul punto cassa grazie ad un sistema centralizzato in grado di integrare i servizi di terze parti con la logica del POS virtuale. È una piattaforma abilitante, in questo caso KPay, che potenzia il retailer nelle sue scelte strategiche mantenendo alto il livello di sicurezza lungo tutta la tratta che va dal punto cassa fino al circuito di pagamento.
Un’altro esempio recente in cui KPay gioca un ruolo fondamentale nell’interfacciamento tra mobile app e circuiti interbancari è quello dell’integrazione di ViaCash sul punto cassa. ViaCash è un servizio che consente ai clienti di depositare e ritirare contanti dal proprio conto corrente direttamente attraverso la propria app di mobile banking sul proprio smartphone (leggi di più).Avere alla base una soluzione solida che garantisca la tutela dell’identità e del conto corrente dell’utente e la conformità alle normative europee, consente al Retail di aprirsi all’universo di servizi di pagamento emergenti, dove da un lato c’è competizione tra i big player digitali (Samsung, Apple, Google, Facebook…) e nuove aziende fintech specializzate, dall’altro c’è cooperazione tra diversi attori con ruoli diversificati all’interno di un ecosistema che si autoalimenta grazie ad un approccio data-driven.
È proprio lo studio dell’utente e la metodologia iterativa di continuo monitoraggio che veicola il design dei servizi e delle interfacce, in modo da garantire l’erogazione non solo di servizi che risolvono dei bisogni pratici, ma anche di un’esperienza d’acquisto unica, personalizzata e tecnologicamente accattivante.“La trasformazione e l’innovazione delle applicazioni ha 3 principali aree di focalizzazione all’interno delle quali le pratiche, il talento, la cultura e le tecnologie cambieranno: la leadership, lo sviluppo e l’integrazione.”
“How to prepare for the Future of Applications”
Gartner Research – 28 March 2019Noi ci stiamo muovendo in questa direzione.
Puoi approfondire il tema parlandone con uno dei nostri esperti.
Richiedi un appuntamento e scopri come i tuoi punti vendita possono aprirsi ai nuovi servizi di pagamento elettronico!Iscriviti subito alla nostra NewsLetter, potrai ricevere approfondimenti e contenuti esclusivi per il tuo business Retail!